Non ci sarà nessun intoppo, tranquilla. Ce la facciamo sicuramente. Sono due giorni che ci passo, che vengo qui. Non ci sono telecamere, i camion stanno nel parcheggio che scende di sotto, e gli autisti dormono. E’ un autogrill tranquillo, piccolo, infatti manco è un autogrill. Non c’ha il tornello che gira all’entrata, non c’ha i bagni interni. Per pisciare devi uscire ed entrare vicino. E’ tipo un container grosso e lungo, capito? Appoggiato lì su uno spiazzo di asfalto. Però ci si ferma un sacco di gente di mattina, ma di sera pochi. L’altro autogrill, quello più grosso, è a quaranta kilometri, chi deve pisciare non aspetta quaranta kilometri. E’ nostro, amore, è quello che cercavamo. Entriamo dentro, non ci mettiamo tantissimo, facciamo quello che dobbiamo fare e ce ne andiamo tranquilli, e non succederà niente. Giuro. Niente. Appena abbiamo fatto prendiamo la prima uscita e tu mi accompagni alla macchina. L’ho lasciata al parcheggio, ricordi? A quel punto io vado a casa, e tu mi segui con l’altra macchina. E’ perfetto, faremo così, ci abbiamo pensato per tutto il tempo, io credo che sia perfetto. Eccolo lì, ci mancano trecento metri. Parcheggio davanti così ci mettiamo due secondi ad andare via una volta finito. Ok. Prendi la borsa, io prendo la mia. Tranquilla e respira. Andiamo alla cassa e ci mettiamo in fila. Perfetto, vedi? Va tutto benissimo. Dai, dopo questa cicciona tocca a te. Apri la cerniera, lascia andare al bancone la cicciona e metti la mano dentro la borsa. Va tutto bene. Lasciala finire di mettere i soldi della cicciona in cassa. Ti guarda. Ti sorride. Io sono alle tue spalle, non preoccuparti. Va tutto bene. Vai, adesso.

- Un cappuccino e un cornetto. Tiepido, il cappuccino.

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